VIVE

Vive è una raccolta poetica che si incastra con precisione nel contesto del Realismo Terminale, il movimento fondato da Guido Oldani, di cui Stefano Torre è uno degli esponenti più brillanti. Le poesie di Torre, dense di significato e ironia, descrivono un'umanità in bilico tra passato e presente, tra nostalgia e nichilismo. Attraverso il suo sguardo, l'autore ci guida tra le rovine delle sette meraviglie del mondo antico, non per celebrarle, ma per mostrarne il decadimento e l'eco che ancora risuona nel nostro tempo.

I suoi versi, intrisi di ironia e malinconia, riflettono su un presente dominato dagli oggetti, dal nichilismo e dalla perdita di contatto con la natura e con la storia. La similitudine rovesciata, cifra stilistica del Realismo Terminale, diventa qui lo strumento per narrare una civiltà che, come le antiche meraviglie, è in frantumi, ma che ancora vive e sopravvive, proprio come l’enigmatico vive di William Xerra.

Prefata dal giornalista Giovanni Anselmi, Vive offre una poesia potente, che scava nella contemporaneità senza rinunciare a interrogarsi sul futuro, in un viaggio poetico che mescola il quotidiano e l'eterno. Torre ci porta a riflettere su cosa significa essere umani in un'epoca dominata dalla tecnologia e dalla produttività, dove le grandi domande restano ancora senza risposta, ma sempre presenti. Un'opera che sfida il lettore a non fermarsi alla superficie e a cercare la luce tra le ombre del nostro tempo.

E BON!